28 ottobre 2012

Una passeggiata a Caorle.

Dopo una full immersion lavorativa nei mesi estivi, dal primo ottobre mi ritrovo di nuovo a casa, alla ricerca di qualcosa da fare per tirare a campare nel bel mezzo della crisi più nera degli ultimi anni.
Non avendo sfruttato appieno il caldo sole estivo e le ampie spiagge del litorale adriatico, ho deciso di godermi qualche giorno di mare complice anche il tempo mite che c'è stato durante le prime settimane autunnali.
D'altro canto bisogna dire che Caorle, città in cui mi sono trasferita lo scorso novembre, non è solo una località balneare, ma una cittadina che merita di essere visitata tutto l'anno, grazie al suo centro storico che con campi, calli e campielli e le case colorate dichiara la sua appartenenza al Dogado della Repubblica Veneta.


Anche in inverno, durante le ore più calde della giornata è piacevolissimo percorrere la passeggiata lungomare creata sulla diga che da secoli protegge il centro storico dall'erosione dell'acqua.


Qui da anni a giugno si svolge la manifestazione “Scogliera viva” che nel tempo ha arricchito questo percorso di piacevoli e suggestive scoperte fra i massi che costituiscono la diga foranea. 


Nel corso della manifestazione infatti ad alcuni artisti viene data l'opportunità di scolpire un masso della diga, creando dei piccoli gioielli scultorei incastonati nella roccia. 


Ogni anno si rinnova così la curiosità di andare a cercare le nuove opere e spesso è l'occasione anche per riscoprire quelle degli anni precedenti, entrate ormai a pieno titolo nella storia di questo luogo.


Le sculture attualmente realizzate dopo dieci anni di manifestazione sono ormai tante ed io ve ne propongo qui solo alcune, invitandovi a visitare le altre di persona in quanto tutte meritevoli.


Passeggiando da ponente verso levante il percorso tocca anche due posti simbolici di questa località. 


Il primo è il Duomo di Caorle, edificato nel 1038 assieme al suo particolarissimo campanile cilindrico. La città fu infatti sede vescovile fino al 1818. Dalla passeggiata si possono vedere il campanile, l'antistante piazza ed il museo del duomo.


Proseguendo verso l'estremità della diga si incontra la Chiesa della Madonnina, con il suo campanile romanico, nato originariamente come torrione per l'avvistamento delle navi nemiche. Il nome lo deve invece ad una leggenda secondo cui dei pescatori trovarono in acqua una Madonna lignea sorretta da un blocco di marmo e solo un gruppo di fanciulli riuscì a portarla a riva.
Qui finisce la nostra passeggiata lungo la diga e la vista si apre verso la spiaggia di levante ed il mare aperto.




18 ottobre 2012

Le lenticchie

Un must del menu di Capodanno assieme allo zampone o al cotechino, questi legumi ricchi di ferro e proteine a me piace consumarli anche negli altri giorni invernali.


Ingredienti:                                                              Tempo: 40 minuti     
200g lenticchie                                                                      
       
1 carota
sedano tritato                                                           
Difficoltà: facile                          
cipolla tritata
rosmarino
vino bianco secco 
olio evo 
sale e pepe 
acqua


In un tegame fate soffriggere il sedano tritato (mezza costa circa) la cipolla tritata (io ne ho usata mezza di una non molto grande) e la carota tagliata a cubetti in un cucchiaio di olio evo.
Aggiungete al soffritto le lenticchie, precedentemente lavate, mescolate e sfumate con un po' di vino bianco (nel mio caso Prosecco frizzante, che da me non manca mai...) su fiamma vivace. 
Una volta evaporato il vino versate l'acqua fino a coprire le lenticchie, aggiungete un rametto di rosmarino e fate cuocere per circa 30 minuti.
A cottura ultimata aggiungete il sale, il pepe e un goccio d'olio crudo.
Le lenticchie sono pronte per essere servite e bon apétit!

Con questa ricetta partecipo al contest per il mese di ottobre di My taste for food

 

11 ottobre 2012

Un po' di autostima...

Scusate per questo momento autocelebrativo, ma in periodi di crisi come questo che molti di noi stanno vivendo, quando il lavoro scarseggia e cominci a chiederti se hai davvero fatto le scelte giuste per la tua vita,  be' anche una notizia come questa, che ti da un po' di soddisfazione hai voglia di urlarla ai quattro venti!
Vi ricordate la mia ricetta del Tiramisù d'inverno con cui avevo partecipato al premio Matilde Tiramisù risultando una delle vincitrici? No? Be', vi metto qui sotto una foto che magari vi aiuta...


Ecco, la cosa poi non si è fermata li.
Sono stata contattata in un secondo momento dall'azienda, che mi ha chiesto il permesso di pubblicare la mia ricetta sulle confezioni di savoiardi.
Io ho accettato e così poco tempo fa passeggiando fra gli scaffali del supermercato ho notato questa parete di savoiardi con un'etichetta con la foto del mio tiramisù! E' proprio vero: finchè non vedi non credi! Quando mi sono trovata li ed ho finalmente visualizzato la cosa sono rimasta di stucco, non ci potevo credere. Per cui ho estratto dalla borsa la mia macchinetta fotografica compatta ed ho scattato un paio di foto come prova!


Poi ovviamente ho inviato la foto a tutte le mie amiche e ci siamo fatte una bella risata!
Però è stata una bella soddisfazione! Mi fa un certo effetto vedere la mia foto sullo scaffale del supermercato, il mio nome sulle etichette che chissà quante persone maneggeranno. 
Un giorno poi ho incrociato fra gli scaffali una conoscente che era venuta a sapere della cosa da amici comuni ed essendo lei dotata di una voce squillante e di una pressochè totale mancanza di timidezza ha cominciato a coinvolgere nel discorso anche altre signore che passavano di li con frasi tipo "Ma lo sa che questa ragazza è l'autrice di questa ricetta?!" Io penso di aver assunto una colorazione tra il rosa acceso ed il rosso, mentre la signora mi guardava con aria come per dire "E' vero o è una pazza che hai trovato qui?" Però è stato tutto molto divertente!
E voi le avete viste queste confezioni in qualche negozio che frequentate?